Essere felici quando tutto va per il verso giusto è facile ma la vita è più di una semplice passeggiata; è un viaggio molto impegnativo che presenta sorprese. La vita ti chiede di affrontare situazioni scomode, indesiderabili, dolorose, frustranti o irritanti. E allora come essere felici nel bel mezzo di uno tsunami. Acquisire e sviluppare l’abilità di controllo del proprio atteggiamento nei momenti difficili potrebbe essere la chiave della felicità.
Certo non è facile, non è un lavoro che porta ad un risultato immediato anzi è piuttosto il risultato di un processo di consapevolezza focalizzata che mira ad arrivare ad un punto in cui puoi navigare in acque agitate e tempestose senza annegare. D’altronde, questo non vuol dire che si dovrebbe essere gioiosi anche quando si presenta un evento funesto che porta dolore, anche il dolore va vissuto, è esperienza di vita; ma sto dicendo semplicemente che se si acquisisce questa abilità con la pratica e la perseveranza sicuramente non si permette alla tragedia, al dolore di abbatterti a danno della salute fisica o mentale.
Imparare a mettere le cose in questa prospettiva è un buon escamotage per rimanere a galla e non annegare. A volte le cose sembrano peggiori quando ci sei dentro ma se riesci a fare un passo indietro, anche solo per un momento diventi osservatore distaccato degli eventi, potresti riuscire a vedere sul grande schermo della vita il filo conduttore degli eventi ed ecco che la situazione non è poi così male come sembrava, o comunque ha portato il suo contributo all’esperienza di vita.
Anche intravedere e riconoscere il lato positivo in tutti gli ostacoli che incontri nel cammino della vita è un altro metodo efficace per apprezzare le elezioni nascoste che la vita sta cercando di insegnarti; e ti dirò, per esperienza, che prima identifichi quale potrebbe essere la lezione prima il problema si dissolverà altrimenti, la vita, vera maestra, continuerà a presentarti gli stessi accadimenti, le stesse persone con cui ti sembrerà di vivere le stesse esperienze (trovo un lavoro ma dopo due settimane mi lasciano a casa o mi mettono nelle condizioni di dimettermi, cambio fidanzata ogni tre mesi, mi capitano uomini che non mi rispettano, tutti gli amici mi sfruttano, … gli esempi sono infiniti).
Ciò a cui si dovrebbe tendere è l’essere felici di quello che si è e di ciò che si ha. Essere felici del presente che si sta vivendo senza aspettative (futuro) e senza essere nostalgici (passato). Sei felice quando: sai chi sei; sai qual è il tuo scopo nella vita; sei consapevole di cosa è la vita; apprezzi le piccole cose tanto quanto quelle grandi; sei tutt’uno con la natura; un abbraccio significa più di mille parole; un semplice sorriso illumina la tua giornata; dare è più importante che ricevere; ma soprattutto sei felice quando l’amore è ciò che ti spinge e la fede e ciò che ti nutre.